30 Luglio 2020

L’Ottimo è nemico del Buono

Quando l’attesa del momento giusto diventa procrastinazione, allontanandoti dal successo e dal raggiungimento dei tuoi obiettivi.   Persone, professionisti e aziende ogni giorno aspettano il momento giusto. Aspettano di avere…

Quando l’attesa del momento giusto diventa procrastinazione,
allontanandoti dal successo e dal raggiungimento dei tuoi obiettivi.

 

Persone, professionisti e aziende ogni giorno aspettano il momento giusto.

Aspettano di avere tempo, ma il problema è che siamo sempre in debito di tempo e corriamo da una parte all’altra. 

Almeno finché non impariamo a gestirlo nella maniera corretta e soprattutto gestire quello che ci sta alla base, le nostre emozioni (discorso molto lungo su cui ti prometto scriverò un articolo specifico).

Aspettano che tutti i pianeti siano allineati a loro favore, che gli facciano un grande sorriso e inchino mentre loro si preparano a fare la loro entrata in scena.

La verità è che nessuno ti sta aspettando e che non c’è un momento giusto ma solamente il momento.

 

Se non ti vergogni della prima versione
del tuo prodotto
significa
che l’hai lanciato troppo tardi

Reid Hoffman

 

Chiaramente la cosa vale anche per i servizi che offro io o che offri tu all’interno del tuo studio.

Quando qualche anno fa ho letto per la prima volta questa frase ho ripensato
con un sorriso ad un bambino delle elementari che ogni volta stracciava e buttava via
il proprio foglio a quadretti perché scrivendo sbagliava anche una sola sillaba o un numero.

Pensavo alla maestra che lo riprendeva dicendogli, almeno questo è il significato che è rimasto,
che se continuava così non avrebbe avuto una vita facile.  

Quel bambino ero io e avevo un’ossessione per la perfezione, sia nella forma che nel contenuto.

Negli anni, con parecchie delusioni alle spalle e tanti progetti rimandati o mai iniziati,
ho imparato che la perfezione non esiste, o almeno non fa parte della natura umana,
e che l’ottimo è nemico del buono.

Non mi sentirsi mai abbastanza preparati.

Forse non lo sarai mai.

Aspettare il momento giusto.

Quale migliore momento se non quello in cui senti che ne hai bisogno?

Rimandare quel momento equivale esclusivamente a rimandare ancora il tempo
che ti separa tra il tuo stato attuale (di insoddisfazione o disagio) a una situazione futura e desiderata.

Molti progetti non vedono mai la luce perché vengono continuamente rivisti e corretti.
Aspettano l’allinearsi dei pianeti e del momento propizio.

Quando l’unico vero momento, quello che ti da il metro della bontà delle tue idee,
è quello in cui queste si confrontano con il mondo reale.

Per fare questo l’unico passaggio da fare è quello di iniziare e testare. 

Se hai un progetto parti inizialmente con un test e non buttarti a capofitto senza avere prima
dei dati a supporto che l’idea che avevi è realmente vincente e non….

Trasformare la tua idea in un buon progetto che, se sarai costante e abbastanza caparbio
da non cedere alle innumerevoli rotture di palle, bastoni tra le ruote, da buono,
un passo alla volta diventerà ottimo, o comunque funzionale al tuo modo di essere
e al contesto che ti circonda (studio e pazienti).

 

Lo diventerà nel tempo confrontandosi con il mercato e da questi prendendo spunti
e idee per essere perfezionato secondo quella che è la filosofia giapponese del Kai-zen (miglioramento continuo).

Idee – Azioni – Risultati – Aggiustamenti – Nuovi risultati

Tutto il resto sono masturbazioni mentali.

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Se penso a me e a tutti i protocolli, le check-list, i mansionari,
i flussi di lavoro e progetti creati anni fa e rivisti ora (tengo traccia di quello che faccio)
li guardo con un sorriso e la benevolenza che può avere un padre che guarda il proprio figlio
mentre impara a camminare.

Ti ripeto….

Se non ti vergogni della prima versione
del tuo prodotto
significa
che l’hai lanciato troppo tardi

 

Intendiamoci, quando li feci ci misi tutti l’impegno del mondo, e non facevano per niente schifo,
anzi funzionavano abbastanza bene, ma mancavano dei pezzi che erano dati dall’esperienza
e dal confronto con le esigenze del mercato.

 

Pensa anche a te e alle prime otturazioni, canalari, protesi o impianti che hai messo.
Se, come me, hai qualche anno di professione sulle spalle molto probabilmente
a pensarci bene ti verrebbe da sorridere (o da piangere?).

 

Avevi degli studi alle spalle, delle idee più o meno precise in testa su come fare
ma solo la messa in campo e la tua pratica quotidiana ti hanno permesso di diventare più bravo,
fare dei lavori più belli, utilizzare meglio il tempo a tua disposizione.

Se l’hai fatto nella parte clinica qual è il motivo che ti blocca a non farlo in quella extra-clinica?

Lo sai e sei consapevole quanto me, perché come me lo vivi tutti i giorni,
che la parte non clinica oramai (che ti piaccia o no), è diventata importante
tanto quanto quella clinica.

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Quindi….

Tira fuori da quel cassetto (più o meno immaginario) qualche vecchio progetto impolverato,
scegline uno accuratamente e rendilo reale!

Scarica l'estratto del mio libro!

IL MIO NUOVO LIBRO

LA GESTIONE STRATEGICA
DELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

I 4 PUNTI CARDINALI DELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

I 4 PUNTI CARDINALI DELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

Ci sono quattro fasi per la gestione ottimale di ogni trattativa e quindi, di conseguenza, anche della prima visita:

1. la fase empatica,
2. quella di indagine o esplorativa,
3. la creazione della proposta,
4. e in ultimo, la fase di chiusura.

Ognuna di queste fasi è propedeutica alla successiva.
Non rispettarle ti farà sprecare molte risorse.

Se le sai utilizzare il cerchio NON si chiude.
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IL PASSAGGIO GENERAZIONALE IN PRIMA VISITA: COME RINNOVARSI E PROSPERARE.

IL PASSAGGIO GENERAZIONALE IN PRIMA VISITA: COME RINNOVARSI E PROSPERARE.

L’importanza del passaggio generazionale va oltre la semplice successione nelle posizioni lavorative.

Rappresenta un’opportunità per rinnovare e arricchire il settore con nuove idee, approcci e modalità di cura che possano rispondere meglio alle esigenze di una società in continua evoluzione.

Affrontare con successo questa transizione è cruciale per assicurare la resilienza e la vitalità del tuo studio odontoiatrico nel lungo termine.

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LE 4 CARATTERISTICHE FONDAMENTALI PER UN PREVENTIVO ODONTOIATRICO EFFICACE.

LE 4 CARATTERISTICHE FONDAMENTALI PER UN PREVENTIVO ODONTOIATRICO EFFICACE.

La fiducia è cruciale per il successo della tua prima visita.

Un preventivo ben pensato è un generatore di fiducia.
Uno dei tanti.

Per compiere fino in fondo il suo mestiere deve avere determinati attributi.

Quattro solo le caratteristiche fondamentali per raggiungere questo scopo: completezza, leggibilità, comprensione, trasparenza.

La mancanza di uno di questi elementi compromette la fiducia del cliente e, di conseguenza, la possibile chiusura di un accordo.

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COME UN DIAMANTE: LAVORA SUI PARTICOLARI PER RENDERE LA COMUNICAZIONE DEL TUO STUDIO ODONTOIATRICO UNICA E PREZIOSA.

COME UN DIAMANTE: LAVORA SUI PARTICOLARI PER RENDERE LA COMUNICAZIONE DEL TUO STUDIO ODONTOIATRICO UNICA E PREZIOSA.

Parla di loro e ti ascolteranno.

Esponi i benefici che ne trarranno e avrai la loro attenzione.

Dagli una valida motivazione e ti seguiranno.

Il senso è quello di essere utili agli altri mantenendo il focus su un’attività fondamentale per uno studio odontoiatrico, professionista o azienda: avere una comunicazione costante che faccia in modo che noi saremo sempre presenti nella mente di quelle persone e, soprattutto, che gli siamo utili.

Trasforma i tuoi messaggi di Buon Natale in una serie di consigli utili da inviare per affrontare le prossime festività.

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CAPITANI E GREGARI: COME L’EXTRA CLINICA VALORIZZA E PORTA AL SUCCESSO LA CLINICA IN PRIMA VISITA

CAPITANI E GREGARI: COME L’EXTRA CLINICA VALORIZZA E PORTA AL SUCCESSO LA CLINICA IN PRIMA VISITA

Il lavoro che svolge la segreteria nelle fasi iniziali è propedeutico alla visita clinica.

E’ un pò come nel ciclismo dove c’è il capitano e ci sono i gregari.
Il gregario è una figura fondamentale per il successo del capitano.

Su quei preventivi firmati non c’è il nome di chi ha accolto il paziente o presentato il preventivo, tuttavia queste persone concorrono fortemente al successo dello studio.
Aiutano il capitano a vincere la gara.

Gli passano le borracce d’acqua, si frappongono tra lui e un avversario per creargli un vantaggio, gli permettono di riposare quando necessario.

Un ottimo gregario sarà la fortuna del suo capitano.
Nella prima visita non è diverso, anzi.
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I FONDAMENTALI DELLA TUA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA: GLI ACCORDI ECONOMICI

I FONDAMENTALI DELLA TUA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA: GLI ACCORDI ECONOMICI

Lavorare sui fondamentali è uno dei segreti (di Pulcinella) per ottenere un livello qualitativo elevato e, come conseguenza naturale, acquisire un numero sempre maggiore di pazienti in prima visita.

Il problema è che, a volte, ci perdiamo nelle basi.
Sembra quasi che siamo più concentrati sulle cose superflue, secondarie,
piuttosto che sul consolidare delle solide basi.

Ne parlo nel mio articolo.
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AL BAR DEL PAESE – STRATEGIE DA APPLICARE NEL TUO STUDIO ODONTOIATRICO PER OTTENERE PAZIENTI MIGLIORI

AL BAR DEL PAESE – STRATEGIE DA APPLICARE NEL TUO STUDIO ODONTOIATRICO PER OTTENERE PAZIENTI MIGLIORI

In ogni paese o quartiere c’è sempre il bar di riferimento.
In ogni luogo esiste quello “figo”.
In ogni città, paese o zona è facile trovare diversi bar.
Ognuno di questi ha la propria clientela.
Ognuno di questi, se ben ci pensi, ha una proposta precisa
che ha fatto in modo che si formasse la clientela che ora lo frequenta.
Quello degli aperitivi, proprio in virtù della sua caratteristica peculiare, ha un’impostazione precisa sia nella proposta: 10 euro a persona, drink e buffet compreso, dalle 18 alle 21.
Poi c’è il bar bello, quello con la clientela migliore.
Cosa ha fatto per arrivare a questo risultato?
E cosa potresti fare per ottenere lo stesso per il tuo studio odontoiatrico?
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LA PRIMA VISITA E’ UN GIOCO DI CENTIMETRI

LA PRIMA VISITA E’ UN GIOCO DI CENTIMETRI

La prima visita è un gioco di centimetri, e questi centimetri stanno dappertutto.
Sono disseminati in tutto il percorso.
Sta solo a te coglierli.

La prima visita dura una manciata di minuti in cui si decide tutto.
E’ un lavoro di squadra dove ognuno di noi deve cercare di dare il meglio.
Dove ognuno, rispetto al suo ruolo, dovrebbe avere il compito e l’obiettivo
di conquistare dei centimetri.

Il tempo della prima visita è definito e dobbiamo giocarci tutto in quei pochi minuti.
Non c’è una seconda opportunità.

Il tempo e l’esperienza mi ha fatto capire che la prima visita è una questione di centimetri.
Non c’è quasi mai l’unico grande colpo, ma ci sono una serie infinita di piccole conquiste.
Una dopo l’altra, un pezzo alla volta.
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TESTIMONIANZE CONSULENZA TOSHIRO SAVOIA - REMIX

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