5 Luglio 2020

Quattro strategie per imparare a gestire le obiezioni del paziente odontoiatrico

Come puoi gestire al meglio le obiezioni dei tuoi pazienti?  Per te 4 Strategie per gestirle efficacemente   Ciao, come stai? Spero molto bene! Oggi voglio parlarti e condividere con…

Come puoi gestire al meglio le obiezioni dei tuoi pazienti? 

Per te 4 Strategie per gestirle efficacemente

 

Ciao, come stai? Spero molto bene!

Oggi voglio parlarti e condividere con te quello che è il mio pensiero
e delle strategie che utilizzo quotidianamente per gestire le obiezioni.

Queste sono una cosa che non tutti amano, anche se dovrebbero,
perché sono tremendamente utili alla nostra crescita personale e professionale.

Dal mio punto di vista l’obiezione è motivo di crescita per noi e per chi la pone.

L’obiezione è tua amica, si hai capito proprio bene.

Lo è perché ti aiuta a superare delle barriere che normalmente
porterebbero il tuo futuro paziente a non scegliere te.

Lo è perché ti da modo di comunicare meglio.

Lo è perché ti da modo di farti capire e quindi aumentare il grado di fiducia
tra te e il tuo futuro paziente, facendo abbassare, almeno in parte,
il normale muro di diffidenza che ognuno di noi si porta dietro come protezione contro i malintenzionati.

Capire come gestirle è di fondamentale importanza per chiunque e in qualsiasi campo.

In questo articolo ti darò una dei possibili modi di gestirle.

Conoscere le strategie giuste per farlo ti sarà utile sia nella tua vita personale che professionale.

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Strategia n° 1 – Accogli le obiezioni e usale a tuo favore

Tempo fa, quando ero ancora dipendente, ebbi un incontro
tra il mio responsabile di struttura e il mio supervisore.

Il mio fatturato era in calo da mesi perché avevo scelto di dedicarmi
ad altro ma questo a loro chiaramente non andava bene, come dargli torto.

Sapendo che l’argomento della riunione non sarebbero stati congratulazioni
e pacche sulla spalla per il buon lavoro svolto ma anzi, la possibile uscita dalla società,
l’unica cosa che potevo fare qual’era?

Le strade erano due:

  1. Difendere fino alla fine una posizione indifendibile con giustificazioni e scuse,
    ma tutto questo aveva due aspetti negativi:
  • non era nelle mie corde
  • ed era una posizioni di assoluta debolezza del tipo “ho sbagliato fate di me quello che volete”.
  1. Ammettere i propri errori e la propria vulnerabilità e mettere il dialogo
    su un piano di sincerità , scambio e eventuale costruzione futura.

E così ho fatto.

Ho ammesso di essere stato poco diligente e che per quella che era la loro posizione
sarebbe stato del tutto giustificato se avessero scelto di rescindere dal mio contratto.

Cosa è successo?

Mi hanno confermato e siamo andati a prenderci un caffè e parlare di futuro.

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Strategia n° 2 – Usa le obiezioni e gioca d’anticipo

Togli l’arma dalle mani del tuo avversario.

Se ti trovi, o dovessi trovarti, in una situazione simile la cosa
che ti consiglio di fare è di ammettere tu per primo la tua vulnerabilità.

Usando questo semplice stratagemma la persona che hai davanti non avrà
più la possibilità di usare quella cosa contro di te e si troverà spaesata
e senza nessun appiglio per attaccarti.

Inoltre ammettendo un tuo deficit o errore il piano di comunicazione
sarà improntato sulla sincerità , sulla fiducia e non sul conflitto.

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Un esempio pratico…

Hai appena terminato di fare una prima visita e stai per presentare il preventivo.

Sei consapevole che rispetto ai tuoi colleghi di zona il tuo listino
è certamente più salato e che il paziente potrebbe obiettare sui prezzi.

Quello che farei io al tuo posto sarebbe creare un incipit di questo tipo:

“Signor Bianchi le anticipo che rispetto ai colleghi che potrà trovare i
n zona io sono certamente il più caro. Il nostro studio ha scelto la strada
dell’assoluta qualità senza lesinare in nulla che possa offrire i migliori macchinari,
i migliori prodotti e la migliore esperienza ai nostri pazienti…etc.”

Che cosa potrà dire mai del vostro listino?

Nulla, lo hai già detto tu! E in più hai dato valore al tuo lavoro e a lui come paziente.

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Strategia n° 3 – Aspetta che ti muovano un’obiezione e rispondi

Dal mio punto di vista e per mia esperienza non è la migliore
e quella che preferisco ma fa parte delle opzioni disponibili.

Non mi piace perché lascia scoperto il fianco all’attacco e nel momento
in cui stai rispondendo il sapore e la percezione di quello che dici è quasi sempre
quello di una giustificazione.

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Strategia n° 4 – Per rispondere alle obiezioni usa le Domande Frequenti (FAQ)

FAQ come ben saprai è l’acronimo di Frequently Asked Questions,
le domande frequenti per intenderci, che ogni potenziale cliente potrebbe farti
rispetto ad un servizio o un prodotto che vendi.

Che cos’hanno di tanto potente queste domande?

Perché tutte le grandi aziende, e non solo, le usano?

Fanno risparmiare tempo, e tanto.

Pensa a tutte le volte che tu o la tua segretaria siete dovuti rimanere
a rispondere alla solita domanda per la centesima/millesima volta.

A me lo puoi dire, quante volte hai pensato:

“Oddio basta! Quante volte dovrò ancora rispondere a questa domanda?”

ad alcuni capita di doverle ripetere più di una volta.

Pazienti ansiosi o che per via di diversi motivi non capisco quello che gli dici.

E oltre a far risparmiare tempo fanno diminuire notevolmente
le obiezioni che i tuoi pazienti potrebbero farti.

Pochi studi le adottano ma, credimi che, dati alla mano il numero di obiezioni
e domande di ogni genere si abbassa drasticamente.

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In conclusione

Le obiezioni sono una manna dal cielo perché ti permettono di avere continui “casi studio”
da poter utilizzare con i pazienti successivi ed essere più autorevole, preparato e performante.

Spero di esserti stato d’aiuto.

Fammi sapere anche tu che strategie, metodi e comunicazione usi per gestirle
in maniera efficace e renderle un’opportunità di arricchimento e dialogo.

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FAIT VOS JEUX: LA COMPRENSIONE E GESTIONE DEI BISOGNI DEL PAZIENTE ODONTOIATRICO IN PRIMA VISITA

FAIT VOS JEUX: LA COMPRENSIONE E GESTIONE DEI BISOGNI DEL PAZIENTE ODONTOIATRICO IN PRIMA VISITA

Uno dei motivi per cui fai difficoltà a farti accettare i preventivi è che nella relazione con il paziente in prima visita, spesso e volentieri, viene a crearsi una comunicazione basata di ipotesi.

“È un errore enorme teorizzare a vuoto. Senza accorgersene, si comincia a deformare
i fatti per adattarli alle teorie, anziché il viceversa.”
Sherlock Holmes

Deformiamo la realtà e i fatti a nostro uso e consumo, secondo quelle che sono le nostre interpretazioni. Chiediamo poco o nulla alla persona che abbiamo di fronte, quando la soluzione è quella di fare un’attenta analisi dei bisogni (svelato il segreto, ora se vuoi puoi anche terminare la lettura).

E queste ipotesi ti costano caro.

L’AGO DELLA BILANCIA: COME GESTIRE LE ASPETTATIVE DEL PAZIENTE IN PRIMA VISITA

L’AGO DELLA BILANCIA: COME GESTIRE LE ASPETTATIVE DEL PAZIENTE IN PRIMA VISITA

E’ inutile nasconderci dietro un dito, tutti noi nutriamo continuamente delle aspettative.
Anche tu, in questo momento, approcciandoti a questo mio articolo nutri delle aspettative.

Speri di non perdere tempo e poter acquisire nuove informazioni, nuovi punti di vista da poter utilizzare nel tuo lavoro con la prospettiva di migliorarlo.

Le aspettative, se non esplicitate e gestite sono tra le maggiori cause di frustrazioni, fraintendimenti e conflitti tra le persone.

Parlo di questo nel mio nuovo articolo.

GIOCARE A CARTE SCOPERTE

GIOCARE A CARTE SCOPERTE

Investire nella comprensione accurata del potenziale di spesa dei pazienti odontoiatrici è un passo fondamentale per migliorare la gestione delle tue prime visite e ottimizzare i risultati.

IL DIAGRAMMA DI FLUSSO

IL DIAGRAMMA DI FLUSSO

A livello organizzativo e operativo, schematizzare le attività da eseguire ci offre l’opportunità di comprenderle meglio e, nel caso fosse necessario, analizzare eventuali criticità e apportare con immediatezza soluzioni efficaci per migliorarle.

Ogni schematizzazione, dal mio punto di vista, per funzionare adeguatamente dovrebbe avere quattro caratteristiche peculiari:

– facile da interpretare,
– comprensibile a chiunque,
– schematica, nel senso che al suo interno le informazioni devono ridursi al minimo indispensabile (non è un protocollo),
– e di immediata.

LE PERCEZIONI ERRATE E L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI GESTIONE NELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

LE PERCEZIONI ERRATE E L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI GESTIONE NELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

La mancanza di un controllo di gestione accurato equivale ad affidarsi alle proprie sensazioni e questo, nella stragrande maggioranza dei casi, potrebbe risultare molto pericoloso.
La gestione di uno studio odontoiatrico è una sfida continua, soprattutto in un settore sempre più competitivo, dove i margini di guadagno diminuiscono e i pazienti hanno crescenti pretese.
In questo contesto, il controllo di gestione e l’analisi delle statistiche relative alla prima visita odontoiatrica giocano un ruolo fondamentale.
In questo articolo, esploreremo alcuni aspetti, come ad esempio le percezioni errate diffuse tra i titolari e i responsabili delle strutture odontoiatriche, riguardo al controllo di gestione e di come queste possano nascondere insidie, problemi e mancate opportunità.

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TESTIMONIANZE CONSULENZA TOSHIRO SAVOIA - REMIX

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