7 Gennaio 2020

Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno?

  Fissare degli obiettivi è il primo passo per trasformare l’invisibile in visibile. Anthony Robbins   Anthony Robbins è forse il coach più famoso al Mondo e la sa lunga…

 

Fissare degli obiettivi è il primo passo per trasformare l’invisibile in visibile.

Anthony Robbins

 

Anthony Robbins è forse il coach più famoso al Mondo e la sa lunga su tante cose, e una di queste è che se non hai un obiettivo chiaro (puoi naturalmente averne più di uno) è praticamente impossibile che tu possa progredire, andare avanti e migliorare.

A volte siamo convinti che stiamo progredendo solo perché siamo molto bravi a tenerci indaffarati, pieni di cose da fare, ma che alla lunga non ci porteranno molto lontano o ci distrarranno dalla vera meta.

Avere degli obiettivi è realmente il primo passo per far materializzare sogni ormai sopiti.

Qualche tempo fa ho avuto un piacevole incontro con un titolare di uno studio odontoiatrico che aveva richiesto la mia consulenza.

Siamo stati a chiacchierare piacevolmente ma purtroppo non sono riuscito ad essergli d’aiuto. Perché?

Mi chiedeva come avessi potuto aiutarlo ma non aveva idea di quali fossero i suoi obiettivi. Non riusciva a vedere il proprio futuro. 

 

Ho provato per quasi un’ora ad aiutarlo a capire cosa volesse realmente ma alla fine, visto che erano ormai le nove di sera passate, mi sono congedato.

E’ terribile non riuscire ad avere una visione del futuro.

Sentirsi in balia degli eventi, insoddisfatto e impotente.

Credimi, non è un caso isolato. Un mio grande amico da oltre vent’anni di cui ho grande rispetto come persona e come professionista poco tempo fa mi ha confessato la stessa cosa e questo, non ti nascondo, mi ha turbato abbastanza.

Purtroppo in quel momento non ho potuto aiutare il tuo collega perché se tu non sai dove vuoi andare non posso dirtelo io. Sarebbe pretenzioso e quasi sicuramente non sarebbe stato motivato nel seguirmi come se invece la scelta fosse stata sua e consapevole.

E’ una questione di etica.

E’ come se chiamassi un taxi e alla richiesta del guidatore su dove andare, al posto di dargli un indirizzo preciso, gli dicessi di partire senza meta e guidare.

Quale sarebbe il risultato? Molto probabilmente non andresti dove vuoi e spenderesti un sacco di soldi con il rischio di trovarti da un’altra parte rispetto a dove vorresti essere.

Io sono come quel taxi, mi dici dove vuoi andare e io, se posso, ti ci porto. Nella maniera più economica e veloce possibile.

Se non sai dove vuoi andare semplicemente non ti faccio salire.

Perderei tempo io e ne perderesti anche tu.

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Come ti dicevo mi congedai da quel simpatico dentista ma non senza lasciargli una cosa su cui lavorare che lo potesse aiutare a fare un pò di chiarezza sui suoi obiettivi.

Gli chiesi di scrivere 3 Mete:

  • una a breve,
  • una a medio,
  • e una a lungo termine.

Ognuna di queste doveva essere scritta in modo preciso:

  • Doveva essere specifica,
  • in qualche modo misurabile,
  • doveva comprendere risorse economiche e umane a supporto e tutto quello che avrebbe potuto aiutarlo,
  • doveva essere realistica,
  • e doveva avere un inizio e una fine ben delineata.

Questa era la base. Oltre questo c’erano altre specifiche come:

  • doveva essere espressa al tempo presente,
  • avevo vietato di usare il “NON” nelle frasi,
  • avevo imposto di usare il “VOGLIO”…non DEVO ma VOGLIO,
  • le frasi dovevano essere espresse in positivo.

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Questo è un esercizio che ormai faccio da anni è mi ha aiutato in più di un’occasione a riequilibrami e capire se ero semplicemente indaffarato, evitando di pensare al futuro, avvolto e sopraffatto dalle incombenze quotidiane, o se ogni sforzo che stavo e sto facendo è rivolto a un obiettivo preciso.

Se non l’hai mai fatto ti consiglio vivamente di cimentarti e divertirti a farlo il prima possibile.

 

Mira alla luna. Anche se sbagli, atterrerai tra le stelle.

Les Brown

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FAIT VOS JEUX: LA COMPRENSIONE E GESTIONE DEI BISOGNI DEL PAZIENTE ODONTOIATRICO IN PRIMA VISITA

FAIT VOS JEUX: LA COMPRENSIONE E GESTIONE DEI BISOGNI DEL PAZIENTE ODONTOIATRICO IN PRIMA VISITA

Uno dei motivi per cui fai difficoltà a farti accettare i preventivi è che nella relazione con il paziente in prima visita, spesso e volentieri, viene a crearsi una comunicazione basata di ipotesi.

“È un errore enorme teorizzare a vuoto. Senza accorgersene, si comincia a deformare
i fatti per adattarli alle teorie, anziché il viceversa.”
Sherlock Holmes

Deformiamo la realtà e i fatti a nostro uso e consumo, secondo quelle che sono le nostre interpretazioni. Chiediamo poco o nulla alla persona che abbiamo di fronte, quando la soluzione è quella di fare un’attenta analisi dei bisogni (svelato il segreto, ora se vuoi puoi anche terminare la lettura).

E queste ipotesi ti costano caro.

L’AGO DELLA BILANCIA: COME GESTIRE LE ASPETTATIVE DEL PAZIENTE IN PRIMA VISITA

L’AGO DELLA BILANCIA: COME GESTIRE LE ASPETTATIVE DEL PAZIENTE IN PRIMA VISITA

E’ inutile nasconderci dietro un dito, tutti noi nutriamo continuamente delle aspettative.
Anche tu, in questo momento, approcciandoti a questo mio articolo nutri delle aspettative.

Speri di non perdere tempo e poter acquisire nuove informazioni, nuovi punti di vista da poter utilizzare nel tuo lavoro con la prospettiva di migliorarlo.

Le aspettative, se non esplicitate e gestite sono tra le maggiori cause di frustrazioni, fraintendimenti e conflitti tra le persone.

Parlo di questo nel mio nuovo articolo.

GIOCARE A CARTE SCOPERTE

GIOCARE A CARTE SCOPERTE

Investire nella comprensione accurata del potenziale di spesa dei pazienti odontoiatrici è un passo fondamentale per migliorare la gestione delle tue prime visite e ottimizzare i risultati.

IL DIAGRAMMA DI FLUSSO

IL DIAGRAMMA DI FLUSSO

A livello organizzativo e operativo, schematizzare le attività da eseguire ci offre l’opportunità di comprenderle meglio e, nel caso fosse necessario, analizzare eventuali criticità e apportare con immediatezza soluzioni efficaci per migliorarle.

Ogni schematizzazione, dal mio punto di vista, per funzionare adeguatamente dovrebbe avere quattro caratteristiche peculiari:

– facile da interpretare,
– comprensibile a chiunque,
– schematica, nel senso che al suo interno le informazioni devono ridursi al minimo indispensabile (non è un protocollo),
– e di immediata.

LE PERCEZIONI ERRATE E L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI GESTIONE NELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

LE PERCEZIONI ERRATE E L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI GESTIONE NELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

La mancanza di un controllo di gestione accurato equivale ad affidarsi alle proprie sensazioni e questo, nella stragrande maggioranza dei casi, potrebbe risultare molto pericoloso.
La gestione di uno studio odontoiatrico è una sfida continua, soprattutto in un settore sempre più competitivo, dove i margini di guadagno diminuiscono e i pazienti hanno crescenti pretese.
In questo contesto, il controllo di gestione e l’analisi delle statistiche relative alla prima visita odontoiatrica giocano un ruolo fondamentale.
In questo articolo, esploreremo alcuni aspetti, come ad esempio le percezioni errate diffuse tra i titolari e i responsabili delle strutture odontoiatriche, riguardo al controllo di gestione e di come queste possano nascondere insidie, problemi e mancate opportunità.

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TESTIMONIANZE CONSULENZA TOSHIRO SAVOIA - REMIX

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