Il “setting ambientale” ovvero, un luogo in cui il paziente si sente a proprio agio e, nel contesto della fase di intervista o presentazione del preventivo, si senta libero di aprirsi a noi e, se necessario, darci informazioni importanti e farci confidenze che in un altro luogo, come a titolo di esempio il front office, sarebbe veramente difficile fare. L’organizzazione e la costruzione di un ambiente adeguato all’accoglienza del paziente e alla gestione di alcune aree critiche della prima visita sono la chiave per ottenere tutti gli elementi di base necessari per poter instaurare un rapporto di empatia e fiducia con lo scopo di ottenere le informazioni necessarie per gestire al meglio il paziente. Nessuno si confiderà con te se non è a proprio agio.
6 Luglio 2023

LA CURA DEGLI AMBIENTI E IL MANAGEMENT NELLA TUA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

Il “setting ambientale” ovvero, un luogo in cui il paziente si sente a proprio agio e, nel contesto della fase di intervista o presentazione del preventivo, si senta libero di…

 

Scopri come costruire e gestire al meglio l’ambiente all’interno della tua struttura odontoiatrica.

“Quando varcai la porta, mi ritrovai in un’enorme sala che mi lasciò senza fiato. Le pareti erano rivestite da marmo scintillante, con affreschi intricati che si estendevano fino al soffitto a volta, sostenuto da colonne massicce. Un soffuso bagliore proveniva dai sontuosi lampadari che pendevano dal soffitto, illuminando la sala con una luce calda e avvolgente. Il pavimento di marmo lucido rifletteva ogni dettaglio, come uno specchio, creando l’illusione di un’infinità di spazio. Mi sentii completamente sopraffatto dalla grandezza dell’ambiente, dal senso di maestosità che emanava. Era come se il peso della storia e del potere si fosse accumulato in quel luogo, avvolgendo ogni angolo con una presenza imponente. Il mio respiro si fece lento, mentre gli occhi si perdevano nel vasto panorama davanti a me. In quel momento, mi resi conto di essere solo un granello di sabbia in confronto alla grandezza di quel luogo, eppure, allo stesso tempo, mi sentii parte di qualcosa di molto più grande di me stesso.”

“Il codice da Vinci” di Dan Brown

L’USO DEGLI AMBIENTI E DEGLI SPAZI NELL’ANTICHITA’

Nel tempo, nei secoli, per le persone di potere l’ambiente è sempre stato uno degli strumenti da utilizzare per mostrare e sottolineare la loro potenza, il loro status quo.

Imperatori, zar, re, principi, dittatori fino ad arrivare ai giorni nostri con politici, imprenditori e uomini di potere in genere, hanno saputo utilizzare con grande maestria gli ambienti.

Decorazioni sontuose, materiali pregiati, troni, ritratti di famiglia, statue e busti, fontane, giardini, guardie, servitori, illuminazione e dimensioni imponenti degli stessi avevano tutti un unico scopo, comunicare la loro potenza e grandezza.

Sale d’aspetto enormi, fuori misura, create con l’intento di mettere in soggezione l’avventore che temporaneamente soggiornava in attesa di essere accolto in un ambiente ancora più grande e sontuoso.

Augusto, considerato come il primo vero imperatore romano, nella sua residenza sul Palatino, aveva una sala cerimoniale chiamata “Sala di Apollo”, dove le pareti erano decorate con affreschi che rappresentavano scene mitologiche e che lo glorificavano come discendente di Apollo. 

Questa sala aveva lo scopo di comunicare il suo legame con il divino e la sua potenza come imperatore.

LA CURA E LO SCOPO DEGLI AMBIENTI NEL TUO STUDIO ODONTOIATRICO

Certo tu non sei Augusto (e manco io) e, molto probabilmente, la tua sala d’attesa non sarà certo come quella di Apollo ma, anche in questo caso, anche oggi possiamo portarci a casa qualcosa di buono .

Uno su tutti, dovrebbe essere l’attenzione e la cura dell’ambiente in cui il tuo paziente soggiorna.

Ad esempio, la sala d’attesa, l’ufficio in cui dovrebbe svolgersi la fase di intervista e presentazione del preventivo e la sala operativa sono tutti ambienti su cui potresti lavorare per creare il contesto giusto per il raggiungimento di uno scopo preciso.

Ognuno di questi ambienti dovrebbe lavorare per uno scopo definito.

Prendiamo anche atto del fatto che, rispetto alle figure citate in  precedenza, noi dobbiamo lavorare al contrario, creando un contesto in cui la persona si senta subito a proprio agio.

Loro volevano esercitare la loro influenza, stupire, sottomettere e dimostrare con tutti i mezzi il loro potere e la loro ricchezza, noi dobbiamo lavorare in senso inverso.

IL SETTING AMBIENTALE NEL TUO STUDIO ODONTOIATRICO

Dovremmo creare quello che in psicologia viene descritto come “setting ambientale” ovvero, un luogo in cui il paziente si sente a proprio agio e, nel contesto della fase di intervista o presentazione del preventivo, si senta libero di aprirsi a noi e, se necessario, darci informazioni importanti e farci confidenze che in un altro luogo, come a titolo di esempio il front office, sarebbe veramente difficile fare.

L’organizzazione e la costruzione di un ambiente adeguato all’accoglienza del paziente e alla gestione di alcune aree critiche della prima visita sono la chiave per ottenere tutti gli elementi di base necessari per poter instaurare un rapporto di empatia e fiducia con lo scopo di ottenere le informazioni necessarie per gestire al meglio il paziente.

Nessuno si confiderà con te se non è a proprio agio.

ORGANIZZAZIONE DEL SETTING IN FASE DI INTERVISTA

Una delle fasi più delicate, non fosse altro perché il paziente è appena entrato in struttura, è quella dedicata alla gestione documentale e all’intervista.

Per poterla eseguire in maniera adeguata dovremmo avere uno spazio dedicato in cui accogliere il paziente. Uno spazio privato in cui la persona possa rilassarsi e sentirsi a libera di aprirsi al dialogo.

Questa stanza dovrebbe avere determinate caratteristiche strutturali, organizzative e ambientali.

Ad esempio, un ambiente fisico accogliente e confortevole può contribuire a far sentire le persone a proprio agio. Ciò potrebbe includere arredi confortevoli (sedie comode), una scrivania ampia e libera da tutto quello che potrebbe raffigurare una possibile ostruzione, l’uso di colori rilassanti, immagini rassicuranti o foto dei pazienti.

Una corretta organizzazione potrebbe evitare interruzioni da parte di chiunque, sia fisiche che telefoniche. Io su questo sono un pò estremo e il mio diktat è sempre stato: disturbami solo e unicamente se lo studio sta andando a fuoco!

Durante le conversazioni importanti (a volte intime) con il paziente, è fondamentale evitare interruzioni o distrazioni che potrebbero impedirgli di concentrarsi sulla comunicazione e poter riflettere sulle domande che gli farai e sulle proprie preoccupazioni (punto di dolore). 

Altro aspetto legato all’organizzazione è quello di assicurarsi di dedicare tutto il tempo e l’attenzione necessari al paziente. Il mio motto è sempre: investi 10 minuti ora per risparmiarne 100 dopo!

Dieci minuti investiti nell’acquisire i dati, comprendere e elaborare le informazioni che ti fornirà il paziente ti farà risparmiare tanto, ma tanto tempo nella gestione delle obiezioni e dei richiami (quando vengono eseguiti) dei preventivi in attesa (stand by).

CONCLUSIONI

Studiare e creare un ambiente pensato strategicamente per migliorare la qualità percepita della prima visita, come ben saprai, non è una cosa banale. Tutto deve essere attentamente bilanciato per mantenere coerenza nei valori che vogliamo trasmettere al paziente che si rapporta con noi per la prima volta (anche se viene dal passaparola).

COMPITI PER CASA

Domani arriva qualche minuto prima in studio, quando non c’è ancora nessuno e guardalo con gli occhi di un possibile nuovo paziente.

Ti piace?

Cambieresti qualcosa?

Manca qualcosa?

Buon lavoro e un caro saluto.

Toshiro

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FAIT VOS JEUX: LA COMPRENSIONE E GESTIONE DEI BISOGNI DEL PAZIENTE ODONTOIATRICO IN PRIMA VISITA

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Uno dei motivi per cui fai difficoltà a farti accettare i preventivi è che nella relazione con il paziente in prima visita, spesso e volentieri, viene a crearsi una comunicazione basata di ipotesi.

“È un errore enorme teorizzare a vuoto. Senza accorgersene, si comincia a deformare
i fatti per adattarli alle teorie, anziché il viceversa.”
Sherlock Holmes

Deformiamo la realtà e i fatti a nostro uso e consumo, secondo quelle che sono le nostre interpretazioni. Chiediamo poco o nulla alla persona che abbiamo di fronte, quando la soluzione è quella di fare un’attenta analisi dei bisogni (svelato il segreto, ora se vuoi puoi anche terminare la lettura).

E queste ipotesi ti costano caro.

L’AGO DELLA BILANCIA: COME GESTIRE LE ASPETTATIVE DEL PAZIENTE IN PRIMA VISITA

L’AGO DELLA BILANCIA: COME GESTIRE LE ASPETTATIVE DEL PAZIENTE IN PRIMA VISITA

E’ inutile nasconderci dietro un dito, tutti noi nutriamo continuamente delle aspettative.
Anche tu, in questo momento, approcciandoti a questo mio articolo nutri delle aspettative.

Speri di non perdere tempo e poter acquisire nuove informazioni, nuovi punti di vista da poter utilizzare nel tuo lavoro con la prospettiva di migliorarlo.

Le aspettative, se non esplicitate e gestite sono tra le maggiori cause di frustrazioni, fraintendimenti e conflitti tra le persone.

Parlo di questo nel mio nuovo articolo.

GIOCARE A CARTE SCOPERTE

GIOCARE A CARTE SCOPERTE

Investire nella comprensione accurata del potenziale di spesa dei pazienti odontoiatrici è un passo fondamentale per migliorare la gestione delle tue prime visite e ottimizzare i risultati.

IL DIAGRAMMA DI FLUSSO

IL DIAGRAMMA DI FLUSSO

A livello organizzativo e operativo, schematizzare le attività da eseguire ci offre l’opportunità di comprenderle meglio e, nel caso fosse necessario, analizzare eventuali criticità e apportare con immediatezza soluzioni efficaci per migliorarle.

Ogni schematizzazione, dal mio punto di vista, per funzionare adeguatamente dovrebbe avere quattro caratteristiche peculiari:

– facile da interpretare,
– comprensibile a chiunque,
– schematica, nel senso che al suo interno le informazioni devono ridursi al minimo indispensabile (non è un protocollo),
– e di immediata.

LE PERCEZIONI ERRATE E L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI GESTIONE NELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

LE PERCEZIONI ERRATE E L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI GESTIONE NELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

La mancanza di un controllo di gestione accurato equivale ad affidarsi alle proprie sensazioni e questo, nella stragrande maggioranza dei casi, potrebbe risultare molto pericoloso.
La gestione di uno studio odontoiatrico è una sfida continua, soprattutto in un settore sempre più competitivo, dove i margini di guadagno diminuiscono e i pazienti hanno crescenti pretese.
In questo contesto, il controllo di gestione e l’analisi delle statistiche relative alla prima visita odontoiatrica giocano un ruolo fondamentale.
In questo articolo, esploreremo alcuni aspetti, come ad esempio le percezioni errate diffuse tra i titolari e i responsabili delle strutture odontoiatriche, riguardo al controllo di gestione e di come queste possano nascondere insidie, problemi e mancate opportunità.

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TESTIMONIANZE CONSULENZA TOSHIRO SAVOIA - REMIX

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