2 Marzo 2022

In prima visita utilizzi gli ingredienti nel giusto ordine?

Avere tutti gli ingredienti per eseguire una ricetta con lo scopo di creare un buon dolce non è sinonimo del fatto che successivamente questo riesca come speriamo. In cucina, e…

Avere tutti gli ingredienti per eseguire una ricetta con lo scopo di creare un buon dolce non è sinonimo del fatto che successivamente questo riesca come speriamo.

In cucina, e specialmente in pasticceria, per la buona riuscita di un dolce, oltre ad avere tutti gli ingredienti, è fondamentale che la ricetta venga eseguita seguendo dei passaggi precisi e secondo determinate tempistiche.

Se monti troppo a lungo la panna questa potrebbe “impazzire”, come del resto risulta fondamentale la temperatura e la durata della cottura.

Non tenere conto di tutte queste variabili, e la mancata esecuzione della corretta procedura e sequenza, avrà come unico esito quello di ottenere un risultato poco soddisfacente.

La stessa identica cosa avviene in prima visita.

La stessa identica cosa avviene durante la presentazione dei preventivi.

 

INGREDIENTI DI BASE PER UNA BUONA RICETTA

Nella stragrande maggioranza dei casi si esegue un approccio iniziale per partire quasi subito con la presentazione del preventivo descrivendo le prestazioni a cui il paziente dovrà sottoporsi e, a stretto giro, le modalità di pagamento.

Pensaci bene, fai anche tu così?

Nel caso tu faccia parte di questa categoria il mio invito è quello di rivedere velocemente il tuo approccio in prima visita.

La prima cosa che dovresti fare è sincerarti di avere tutti gli ingredienti, tutte le informazioni, per fare in modo che la presentazione del preventivo riesca.

Conoscere le motivazioni e le aspettative del paziente sono il minimo sindacale. Se non lo fai ti annuncio che hai un grosso problema da risolvere. Puoi tranquillamente controllarlo dai dati della prima visita.

 

CONTROLLO DI GESTIONE E PRIMA VISITA

Sta facendo controllo di gestione su questa fondamentale attività del tuo studio? 

Verifica il tasso di accettazione qualitativo e quantitativo e, molto probabilmente, scoprirai che al 99,99% quello qualitativo è basso. Se non hai controllo del lavoro che svolgi in prima visita hai un altro problema.

Il tasso di accettazione quantitativo è quello che tutti conosciamo: 100 prime visite effettuate, 80 accettate e le restanti 20 suddivise tra stand by e scartate.

Quello qualitativo è invece rappresentato dalla proiezione economica: 100.000 euro di preventivi presentati, 70.000 accettati e il restante sempre suddiviso nelle altre due categorie.

 

I GIUSTI INGREDIENTI NELLA GIUSTA SEQUENZA

Tornando al tema dell’articolo, successivamente ti consiglio di mettere questi ingredienti nel giusto ordine.

Riprendi l’indagine (che dovresti aver fatto nella fase iniziale), utilizza le informazioni avute e utilizzale nella presentazione del preventivo facendo leva sulle motivazioni profonde del paziente e mostrando i vantaggi e benefici che avrebbe nel seguire i tuoi consigli.

Questi consigli e buone regole di gestione della prima visita valgono per qualsiasi studio, di qualsiasi grandezza, in qualsiasi parte del Mondo. Sono le basi e le buone regole generali per la gestione per la presentazione del preventivo.

Provaci e fammi sapere. Sono sicuro che questo aumenterà notevolmente il numero di pazienti che accetteranno i piani di cura che gli proponi.

Come disse Jean-Paul Sartre:

“Si è sempre responsabili di quello che non si è saputo evitare.”

Buon lavoro!

Toshiro

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FAIT VOS JEUX: LA COMPRENSIONE E GESTIONE DEI BISOGNI DEL PAZIENTE ODONTOIATRICO IN PRIMA VISITA

FAIT VOS JEUX: LA COMPRENSIONE E GESTIONE DEI BISOGNI DEL PAZIENTE ODONTOIATRICO IN PRIMA VISITA

Uno dei motivi per cui fai difficoltà a farti accettare i preventivi è che nella relazione con il paziente in prima visita, spesso e volentieri, viene a crearsi una comunicazione basata di ipotesi.

“È un errore enorme teorizzare a vuoto. Senza accorgersene, si comincia a deformare
i fatti per adattarli alle teorie, anziché il viceversa.”
Sherlock Holmes

Deformiamo la realtà e i fatti a nostro uso e consumo, secondo quelle che sono le nostre interpretazioni. Chiediamo poco o nulla alla persona che abbiamo di fronte, quando la soluzione è quella di fare un’attenta analisi dei bisogni (svelato il segreto, ora se vuoi puoi anche terminare la lettura).

E queste ipotesi ti costano caro.

L’AGO DELLA BILANCIA: COME GESTIRE LE ASPETTATIVE DEL PAZIENTE IN PRIMA VISITA

L’AGO DELLA BILANCIA: COME GESTIRE LE ASPETTATIVE DEL PAZIENTE IN PRIMA VISITA

E’ inutile nasconderci dietro un dito, tutti noi nutriamo continuamente delle aspettative.
Anche tu, in questo momento, approcciandoti a questo mio articolo nutri delle aspettative.

Speri di non perdere tempo e poter acquisire nuove informazioni, nuovi punti di vista da poter utilizzare nel tuo lavoro con la prospettiva di migliorarlo.

Le aspettative, se non esplicitate e gestite sono tra le maggiori cause di frustrazioni, fraintendimenti e conflitti tra le persone.

Parlo di questo nel mio nuovo articolo.

GIOCARE A CARTE SCOPERTE

GIOCARE A CARTE SCOPERTE

Investire nella comprensione accurata del potenziale di spesa dei pazienti odontoiatrici è un passo fondamentale per migliorare la gestione delle tue prime visite e ottimizzare i risultati.

IL DIAGRAMMA DI FLUSSO

IL DIAGRAMMA DI FLUSSO

A livello organizzativo e operativo, schematizzare le attività da eseguire ci offre l’opportunità di comprenderle meglio e, nel caso fosse necessario, analizzare eventuali criticità e apportare con immediatezza soluzioni efficaci per migliorarle.

Ogni schematizzazione, dal mio punto di vista, per funzionare adeguatamente dovrebbe avere quattro caratteristiche peculiari:

– facile da interpretare,
– comprensibile a chiunque,
– schematica, nel senso che al suo interno le informazioni devono ridursi al minimo indispensabile (non è un protocollo),
– e di immediata.

LE PERCEZIONI ERRATE E L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI GESTIONE NELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

LE PERCEZIONI ERRATE E L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI GESTIONE NELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

La mancanza di un controllo di gestione accurato equivale ad affidarsi alle proprie sensazioni e questo, nella stragrande maggioranza dei casi, potrebbe risultare molto pericoloso.
La gestione di uno studio odontoiatrico è una sfida continua, soprattutto in un settore sempre più competitivo, dove i margini di guadagno diminuiscono e i pazienti hanno crescenti pretese.
In questo contesto, il controllo di gestione e l’analisi delle statistiche relative alla prima visita odontoiatrica giocano un ruolo fondamentale.
In questo articolo, esploreremo alcuni aspetti, come ad esempio le percezioni errate diffuse tra i titolari e i responsabili delle strutture odontoiatriche, riguardo al controllo di gestione e di come queste possano nascondere insidie, problemi e mancate opportunità.

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TESTIMONIANZE CONSULENZA TOSHIRO SAVOIA - REMIX

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