12 Maggio 2021

Sei veramente convinto che i pazienti capiscono i piani di cura che gli proponi?

[section] Il tuo paziente entra in visita, lo accogli, gli fai le tue domande di rito, lo visiti e poi con dovizia di particolari gli spieghi il piano di cura…

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Il tuo paziente entra in visita, lo accogli, gli fai le tue domande di rito,
lo visiti e poi con dovizia di particolari gli spieghi il piano di cura che,
dal tuo punto di vista, è ottimale per curare la sua salute orale.

Chiedi al paziente se è tutto chiaro.

Lui ti dice che è tutto chiaro.

Finisce la visita, gli presenti il preventivo e ti dice che deve pensarci.

Quante volte negli anni ti sarà successo?

Molto probabilmente sei stato vittima inconsapevole di quella
che viene chiamata Asimmetria Comunicativa.

E’ quel tipo di comunicazione in cui sono presenti due parti in cui
una di queste ha un ruolo dominante rispetto all’altra.

Questo è ben espresso nella comunicazione medico-paziente.

Tu come medico sei particolarmente preso dal predisporre il piano di cura ideale, pensi di parlare in maniera semplice e comprensibile ma il tuo paziente non capisce alcune parole tecniche che a te sembrano alla portata di tutti,
ma così non è.

Ricordati che molte persone non del settore, anche acculturate,
confondono ancora odontoiatra e odontotecnico.

Non c’è peggior cosa di sentirsi ignoranti.

Proprio per questo molte persone si vergognano nel fare delle domande
per paura di sentirsi stupidi, ignoranti e quindi se devono scegliere preferiscono non fare nessuna domanda e tenersi i loro dubbi.

Nulla è peggio che far sentire una persona a disagio per una sua mancanza quando comunichiamo con lui.

Una delle cose che tendo sempre a sottolineare quando parlo di comunicazione medico-paziente è il tipo di comunicazione che dovrebbe essere intrattenuta.

Specialmente in Prima Visita dove è fondamentale riuscire
a far comprendere il Valore della tua proposta.

Valore non inteso come la qualità del servizio che eroghi, ma di come
il piano di cura che gli stai proponendo cambierà in meglio la vita
di quel paziente.

Se il paziente non riesce a vedere il suo problema molto probabilmente glisserà, prenderà tempo, ti dirà che di deve pensare o farà delle obiezioni di prezzo.

Tutto questo perché è venuto a mancare l’ingrediente primario:
la comunicazione.

Comunicare non vuol dire parlare, non solo quello.

Comunicare equivale a mettere in comune l’esperienza e la professionalità dell’odontoiatra con quella del paziente.

Comunicare vuol dire comprendere le aspettative e motivazioni che muovono
il paziente.

Tutto questo attraverso delle semplici tecniche.

Se comprendi questo e, soprattutto, sai come metterlo in pratica avrai già fatto un bel pezzo di lavoro per colmare l’asimmetria comunicativa evitando
di sentirti dire che costi troppo o che ci deve pensare.

Non so tu, ma molti tuoi colleghi, pensano che utilizzare delle tecniche
di comunicazione efficace sia il lasciapassare per “vendere” il piano di cura
e mettere il paziente in una condizione di sudditanza psicologica
e relazionale tale da fargli fare quello che lui, o lei, non vuole.

Come sempre ogni pratica o tecnica può essere utilizzata in modo etico o meno.

Qui sia ben chiaro parliamo SOLO e UNICAMENTE di pratiche fatte in piena ETICA.

Nessuna circonvenzione di incapace.

Una corretta comunicazione ha come scopo l’esatto opposto: mettere
il paziente in grado di poter scegliere in maniera informata e cosciente.

E per farlo devo conoscere i giusti modi e allenarmi a farlo.

Queste e tante altre tecniche possono essere apprese in maniera semplice.

Faccio questo da anni e aiuto i miei clienti a migliorarsi sotto questo
e tanti altri aspetti della Prima Visita.

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I FONDAMENTALI DELLA TUA PRIMA VISTIA ODONTOIATRICA: GLI ACCORDI ECONOMICI

I FONDAMENTALI DELLA TUA PRIMA VISTIA ODONTOIATRICA: GLI ACCORDI ECONOMICI

Lavorare sui fondamentali è uno dei segreti (di Pulcinella) per ottenere un livello qualitativo elevato e, come conseguenza naturale, acquisire un numero sempre maggiore di pazienti in prima visita.

Il problema è che, a volte, ci perdiamo nelle basi.
Sembra quasi che siamo più concentrati sulle cose superflue, secondarie,
piuttosto che sul consolidare delle solide basi.

Ne parlo nel mio articolo.
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AL BAR DEL PAESE – STRATEGIE DA APPLICARE NEL TUO STUDIO ODONTOIATRICO PER OTTENERE PAZIENTI MIGLIORI

AL BAR DEL PAESE – STRATEGIE DA APPLICARE NEL TUO STUDIO ODONTOIATRICO PER OTTENERE PAZIENTI MIGLIORI

In ogni paese o quartiere c’è sempre il bar di riferimento.
In ogni luogo esiste quello “figo”.
In ogni città, paese o zona è facile trovare diversi bar.
Ognuno di questi ha la propria clientela.
Ognuno di questi, se ben ci pensi, ha una proposta precisa
che ha fatto in modo che si formasse la clientela che ora lo frequenta.
Quello degli aperitivi, proprio in virtù della sua caratteristica peculiare, ha un’impostazione precisa sia nella proposta: 10 euro a persona, drink e buffet compreso, dalle 18 alle 21.
Poi c’è il bar bello, quello con la clientela migliore.
Cosa ha fatto per arrivare a questo risultato?
E cosa potresti fare per ottenere lo stesso per il tuo studio odontoiatrico?
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LA PRIMA VISITA E’ UN GIOCO DI CENTIMETRI

LA PRIMA VISITA E’ UN GIOCO DI CENTIMETRI

La prima visita è un gioco di centimetri, e questi centimetri stanno dappertutto.
Sono disseminati in tutto il percorso.
Sta solo a te coglierli.

La prima visita dura una manciata di minuti in cui si decide tutto.
E’ un lavoro di squadra dove ognuno di noi deve cercare di dare il meglio.
Dove ognuno, rispetto al suo ruolo, dovrebbe avere il compito e l’obiettivo
di conquistare dei centimetri.

Il tempo della prima visita è definito e dobbiamo giocarci tutto in quei pochi minuti.
Non c’è una seconda opportunità.

Il tempo e l’esperienza mi ha fatto capire che la prima visita è una questione di centimetri.
Non c’è quasi mai l’unico grande colpo, ma ci sono una serie infinita di piccole conquiste.
Una dopo l’altra, un pezzo alla volta.
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REGOLE, ASPETTATIVE E PROMESSE DELLA TUA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

REGOLE, ASPETTATIVE E PROMESSE DELLA TUA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

Sei hai delle pretese, devi essere anche in grado di sostenere
le aspettative che queste creeranno.

Di cosa ti parlerò in questo mio nuovo articolo:

delle aspettative che ognuno di noi nutre,
delle promesse che ci vengono fatte,
della “delivery” di un prodotto o servizio,
di strategie di scrematura dei potenziali clienti/pazienti,
alcune mie considerazioni e punti di vista sui vari punti.

Più barriere crei maggiori saranno le aspettative.

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 I SUPER POTERI DELLA TUA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

 I SUPER POTERI DELLA TUA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

Essere determinati è uno degli atteggiamenti positivi che ci aiutano a essere dei professionisti migliori e ottenere risultati più soddisfacenti.

Essere determinati implica perseveranza e la capacità di superare i rifiuti.

Il carattere, le credenze limitanti e, soprattutto, la mancanza di un’adeguata preparazione nella gestione della prima visita, clinica e non, ci porta a esercitare una forza contraria e nemica: la remissività.

Mi viene dichiarato apertamente e lo vedo tutti i giorni, sia nei medici che nel personale di segreteria. Queste mancanze rendono le persone meno determinate.

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10 ATTEGGIAMENTI NEGATIVI NELLA TUA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

10 ATTEGGIAMENTI NEGATIVI NELLA TUA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

Gli atteggiamenti negativi possono avere un impatto significativo sul tuo successo e il conseguimento dei risultati nella presentazione dei preventivi ai pazienti del tuo studio odontoiatrico.

Minano alla base tutto il lavoro che fai e, dopo tanto sacrificio, quello che ti ritroverai tra le mani sarà un risultato di gran lunga inferiore a quello che potresti ottenere cambiando certi modi di fare.

Il problema è che spesso e volentieri le persone non si rendono neanche conto di averli e questo non le aiuta.

Ma il problema sono sempre gli altri.

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TESTIMONIANZE CONSULENZA TOSHIRO SAVOIA - REMIX

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